In viaggio con l’apecalessino per ANED

image2Racconto di un viaggio in Ape Calessino, da Milano a Catania per uno scopo: diffondere il nome di ANED e favorire una raccolta fondi per la stampa di una guida all’emodialisi.

Vi racconto di un viaggio fatto con alcuni amici (Gianluca, Alberto e Marcello), lungo tutta l’Italia a bordo di alcuni Ape Calessino.

L’avventura nasce grazie all’intraprendenza della società The Gira Srl (www.thegira.it), la quale ha riproposto una modalità di viaggiare, ridando senso al tempo, utilizzando un mezzo a motore lento: l’Ape Calessino.

Sì, proprio quel mezzo progettato nel 1948 e tutt’ora in produzione con lo stesso design di allora.

Siamo partiti alla volta di Catania il 21 luglio scorso, dandoci l’obiettivo di arrivare il 29 e ci siamo arrivati. Molti erano i dubbi e le perplessità alla partenza perché di fatto un’impresa così non è stata mai tentata per quanto ricordi.

image5Abbiamo deciso di percorrere la dorsale adriatica, passando per Bologna, Ancona, Vasto, Vieste, Matera, Maratea, Tropea, Taormina e Catania. In questo tragitto abbiamo potuto assaporare i colori e le bellezze di questi paesi differenti e unici.

La società promotrice del viaggio ci ha chiesto di sostenere un’associazione onlus durante il nostro viaggio, e l’amicizia che mi lega con Marco Minali mi ha portato a sostenere ANED Onlus – Associazione Nazionale Emodializzati, per la pubblicazione di una guida per i dializzati d’Italia.

Durante il viaggio abbiamo condiviso sui principali social network la nostra esperienza di viaggio, con le sue disavventure, i suoi momenti ludici e goliardici richiamando il sostegno ad ANED ed al suo progetto, con anche una buona dose di ironia.

image6È stato importante anche il lavoro di condivisione di alcuni aderenti ad ANED, tra cui Marco Minali, Marika Pieri, Mirko della Mulle e Francesca Linza, che costantemente condividevano il nostro passaggio per l’Italia.

Durante il nostro viaggio, sono stati raccolti tramite una campagna di crowfounding 505 euro e speriamo che questo sia stato solo l’inizio per raggiungere l’obiettivo più ambizioso che si è data ANED?

Non è stata una vacanza, è stato un viaggio, un’avventura, con tutti gli imprevisti del caso che la “strada” può riservare: perdita di bagagli, problemi meccanici, strade sbagliate e incontri con nuove persone.

Il Calessino è un mezzo con un’andatura limitata consentendoti di gustare del territorio che attraversi esaltando lo sguardo come non mai. Lo stesso territorio, però, entra nel Calessino, ne diventi parte perché è un mezzo aperto; l’aria, gli odori, il calore e il freddo ti travolgono mentre viaggi. È una sensazione che non puoi provare in auto o in motocicletta.

Il tempo si dilata, i giorni diventano più lunghi e i ricordi dei giorni passati diventano meno nitidi, come se fossero passate settimane da un giorno all’altro. È questa dilatazione del tempo che ti consente di fare un numero di esperienze maggiore che normalmente non siamo abituati a fare.

La vita frenetica di tutti i giorni, apparentemente ci inganna di fare un numero maggiore di esperienze, trattenendo in realtà poco di quello che si è fatto.

È un viaggio che mi rimarrà certamente nel cuore e auguro a tutti di poter una volta nella vita di sperimentare un viaggio del genere!

Giovanni Paparusso – In viaggio con l’apecalessino per ANED

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