Ne vale la pena

Vi è mai capitato di percorrere qualche sentiero per poi ritrovarvi in cima ad una collina ed ammirare un paesaggio stupendo? O meglio, magari camminare per qualche buona ora in strette lingue di terra in mezzo ai boschi e alle pietre e trovarvi esausti in cima, nel silenzio delle montagne e scoprire quanto piccolo sia il mondo, da lassù? Assaporare l’odore dell’aria fredda che ti accarezza il viso e ti rinfranca lo spirito. In questi anni, sono molte le cime che ho percorso sulle mie montagne ed ogni volta, pur avendo percorso altre volte lo stesso itinerario, le emozioni si rinnovano. Fermarsi e guardare un nuovo albero che la volta prima non avevi notato, o notare che quella cima poi non era così temibile e faticosa come te l’eri immaginata. Raccogliere qualche fiore in primavera dove solo qualche mese prima, faticavi a passare per via della neve che ti faceva avanzare con cautela.
Chiediti a quel punto se “ne vale la pena”, di faticare, di lasciarti dietro comodità e di intraprendere sempre quel maledetto sentiero che sul pietrisco ripido ti fa scivolare e venire voglia di buttare tutto e tornare indietro. Ne vale la pena, quando alla fine tutto attorno a te scompare e magicamente, ti trovi in compagnia di qualcuno che solitamente non frequenti: te stesso.

Ne vale la pena.. si.ne vale la pena

– Chiedimi perché vado in montagna. Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto, l’unica via è il sentiero. Chiedimelo.
– Perché?
– Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili. Lo devi conservare per arrivare in cima, e il resto è silenzio o parole gentili.
Perché l’unico peso è lo zaino. Non c’è peso per il cuore.
Perché tutti, se lo desiderano, possono arrivare in cima. Solo un passo dietro l’altro.
Perché incroci persone che trovano ancora un momento per salutarti.
Perché non ci sono orpelli: ci sei tu e c’è il tuo corpo, che devi custodire e curare, se vuoi avere le forze. C’è il cielo con i suoi umori. Non si scherza con la pioggia, il vento, la neve o la notte. Devi fare molta attenzione, e tornare a quello stadio primitivo in cui la natura e i suoi movimenti erano parte della tua vita, parte integrante del tuo quotidiano. Non puoi snobbare la natura, in montagna: ti tira per la manica, ti chiede di guardarla, di studiarla, di esserle presente.
In montagna puoi e devi essere presente a te stesso, senza distrazioni.
Forse è per questo che, sopra tante vette, telefonini e internet funzionano a singhiozzo… è la natura che ti dice: “Lascia stare, lascia stare il superfluo. Stai con gli amici. Stai con gli animali. Stai con te stesso. Non ti serve nient’altro”.

Cit.Anonimo

Mirko Dalle Mulle