Non doni gli organi ma sei disponibile a riceverli.

Inaccettabile contraddizione?

Da: Aido.it
Padela e Zaganjor, nel numero di Transplantation di aprile, forniscono i dettagli del rapporto tra religiosità e atteggiamenti verso la donazione da cadavere, in una coorte di musulmani americani intervistati (Padela AI, et al. Relationships between Islamic religiosity and attitude toward deceased organ donation among American Muslims: a pilot study. Transplantation 2014).

La mancanza di un chiara associazione tra religiosità intrinseca e atteggiamenti verso la donazione di organi, come emersa da questa analisi, è, tuttavia, in contrasto con precedenti lavori che hanno, ad esempio, rilevato che gli arabi musulmani hanno un atteggiamento più favorevole alla donazione rispetto ai musulmani sud-asiatici o afroamericani (Karim A, et al. Survey of South Asian attitudes to organ donation in the United Kingdom. Clin Transplant 2013).

In ogni caso lo studio fornisce uno spaccato del complesso processo decisionale che influenza i musulmani riguardo la donazione degli organi da cadavere. Ci sono numerose spiegazioni per questi risultati contrastanti. In primo luogo, l’analisi di Padela e Zaganjor ha utilizzato misure qualitative più solide per valutare la religiosità islamica. In secondo luogo, come gli autori hanno giustamente sottolineato, la caratterizzazione socio-demografica dei soggetti intervistati è completamente differente.

Infatti, gli asiatici del sud hanno atteggiamenti più negativi verso la donazione degli organi, probabilmente a causa della mancanza di veri e propri riferimenti guida sul tema, il che aggiunge un’ulteriore componente culturale a questo dibattito. È quindi importante riconoscere che, globalmente, i musulmani costituiscono un gruppo eterogeneo con differenti valori sociali, culturali, linguistici e storici che si sovrappongono all’affiliazione religiosa. Questa caratteristica richiede ulteriori approfondimenti per una maggiore comprensione del dibattito sulla donazione degli organi all’interno dell’Islam.

Ma c’è un concetto poco esplorato e ancor meno compreso in questo dibattito sulla donazione degli organi tra gli islamici, che sembra insostenibile, ossia l’idea che si possa avere un atteggiamento negativo verso la donazione, ma positivo riguardo la loro ricezione. Non vi è alcun argomento all’interno dell’Islam che consenta di comprendere una tale contraddizione e che sia moralmente accettabile. Forse, c’è qualche fondamento teologico per giustificare questa posizione, ma non è chiaro su quali basi siano impostate tali fondazioni. In realtà, è improbabile che alla base di tale dibattito ci siano questioni teologiche, dilemmi filosofici, enigmi giuridici: apatia e disinformazione sono probabilmente gli ostacoli principali alla possibilità che un musulmano scelga di diventare un donatore.

Il trapianto dipende dal generoso atto della donazione, non ci può essere alcun atto più altruistico e profondo del dono della vita. Per coloro che accettano e apprezzano di ricevere tale dono sarebbe saggio riflettere attentamente sulla loro volontà di non donare se non altro da un punto di vista morale, sapendo che l’incapacità di seguire i propri principi morali viene definita “ipocrisia“.

Bibliografia
Sharif A. Thou Shalt Not Donate Organs: But It’s OK to Take? Transplantation 2014; 98(5), 15:40-41.