Usl 1 come la Catalogna per donazioni di organi

 

Notizia tratta dal Corriere delle Alpi

BELLUNO. Una nuova vita in dono. Nei numeri di prelievi e donazioni di organi, l’Usl 1 di Belluno è ai livelli della Catalogna, la regione spagnola di Barcellona. Quindi ai vertici europei. In media, il tasso è di 58,4 ogni milione di abitanti, circa il doppio di quella regionale. Nella notte tra martedì e mercoledì, c’è stato il secondo prelievo dell’anno, l’ottantesimo dal 2002 in poi, al Gruppo operatorio di Belluno a cura dell’equipe anestesiologica e infermieristica guidata dal coordinatore locale per i trapianti, dottor Franco Stetka.

…spiega Davide Mazzon, il direttore di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Martino, «quello che possiamo dire è che c’è un’opposizione molto bassa da parte dei cari. Riscontro una grande disponibilità al prelievo e al successivo trapianto e questo ci fa essere davvero ai livelli catalani, grazie anche all’attività che svolgono associazioni benemerite come l’Aido, che si occupa proprio della donazione di organi».

Le liste di attesa sono lunghe e ci sono pazienti che non possono proprio avere pazienza. Quali sono gli organi più necessari? «Cuore polmoni e fegato possono essere in grado di salvare una vita, ma sono importanti anche le reni, nel momento in cui liberano il destinatario della necessità di ricorrere alla dialisi. Qui migliora inevitabilmente la qualità della vita stessa. Noi agiamo anche sulle cornee e sui tessuti, peraltro e anche qui i numeri sono molto confortanti. Le premesse necessarie sono tre: l’efficienza della macchina organizzativa, la qualità delle cure prestate ai donatori e la generosità delle loro famiglie … E poi ribadisco una volta di più questa grande generosità da parte dei bellunesi. Quasi una piccola consolazione, in un momento di grande sofferenza il fatto di poter aiutare qualcun altro a rimanere in vita o vivere in maniera migliore».

 

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