Vacanza in Francia con la moto, Dialisi On The Road – Carlo Cattaneo è un nostro amico a cui piace enormemente girare il mondo con la moto. Seguito dalla sua ragazza, Carlo ci propone il racconto del suo ultimo viaggio nel territorio francese, visitando splendidi borghi. Purtroppo Carlo è un dializzato, ma questo non gli impedisce di godersi le sue ferie con il mezzo che preferisce. Ecco il racconto, nel quale ci illustra i centri dialisi che ha visitato, oltre qualche sua impressione sui luoghi dove è stato!

Oltre al consueto augurio di buona lettura, invito tutti a mandare le vostre avventure da dializzato o trapiantato al nostro portale, per farle pubblicare!

Moto, che passioneSono rientrato lunedì sera da una vacanza in Francia con la moto di una decina di giorni in Francia durante la quale ho fatto tre dialisi nella città di Clermont-Ferrand, sul Massiccio Centrale nella regione dell’Auvergne.  Il centro dialisi è situato all’ultimo piano dell’ospedale principale della città su Avenue de la Republique, una delle strade principali che entrano in città, molto ben servito dai mezzi pubblici che fermano proprio davanti all’ingresso e collegano i luoghi principali.

Il centro è privatizzato e gestito dalla azienda Aura Santè che opera con vari sedi in tutta la regione. La struttura occupa tutto il piano ed è piuttosto moderna, ci sono alcune stanze singole e un paio più grandi con quattro postazioni tutte divise da pareti mobili, quindi si è comunque da soli, salvo che non si chieda di toglierle per fare due chiacchiere con altri pazienti.
Ogni postazione è munita di letto articolato a regolazione elettrica con telecomando, pulsante di chiamata di emergenza, tavolino regolabile in altezza e inclinazione, televisore con telecomando e cuffie.

Il peso viene rilevato, dal paziente se è autonomo altrimenti ci pensa una infermiera, prima di entrare su una apposita bilancia che stampa un biglietto da consegnare al momento di entrare in sala dialisi.  Obbligatorio lavarsi il braccio nei lavandini in sala provvisti di sapone antisettico e asciugamani di carta.

Una assistente accompagna il paziente al suo posto, ritira il biglietto con il peso, misura la pressione e compila i campi relativi sulla scheda dialitica (che si chiama fiche). Poi arriva l’infermiera che eseguirá l’attacco che viene effettuato con una tipologia di aghi a mio parere strepitosi! Si tratta dei Nipro AV Cath Safe Touch, con un principio simile a quelli che vengono usati per i butterfly, ovvero ago in silicone. Dolore quasi nullo e buco piccolissimo! Una rivelazione! I tubi di collegamento vengono fissati attraverso una apposita molletta alla manica della maglia quindi si ha ampia possibilità di muoversi, personalmente mi sedevo sul letto e potevo anche alzarmi in piedi!

A metà dialisi viene offerto uno spuntino e si può scegliere tra: pane, burro e marmellata o formaggio, thè, caffè, acqua, tre gusti di sciroppi alla frutta, mousse di frutta. La pressione viene rilevata a inizio, metà e fine dialisi. Ad ogni seduta passa il medico di turno per verificare se tutto va bene o per eventuali comunicazioni. Alla prima dialisi mi hanno fatto tutti i prelievi e un emogas dei quali mi hanno rilasciato copia degli esiti insieme a copia di tutte le sedi dialitiche da consegnare al proprio centro al rientro.
Tutto il personale è di una gentilezza imbarazzante oltre che molto preparati.

La prenotazione l’ho fatta tre giorni prima di partire chiamando direttamente il centro al numero che ho trovato sul motore di ricerca di www.globaldialysis.com. Parlano solo francese, se qualcuno avesse bisogno mi offro per dare una mano nella prenotazione, comunque quando si è al centro il personale è talmente disponibile che la lingua non è un problema  (il mio francese è pessimo e comunque ci siamo sempre capiti, anzi abbiamo fatto anche conversazioni su vari temi ).

Allo stacco i tamponi possono essere tenuti dal paziente o dall’infermiere stando sdraiati nel letto oppure appoggiati al tavolino. Chiudono con bendaggio o cerotto. Unico problemino, i lenzuoli sono quelli in TNT, quindi dopo circa metà dialisi si comincia a sudare perchè non fanno traspirare; consigliabile portarsi un asciugamano grande magari in microfibra da mettere sotto e si risolve la cosa. L’aria condizionata ovviamente c’è ma la tengono bassa anche per questo problema. Mi hanno detto che li usano da pochi mesi per le solite questioni di budget…comunque ad alcuni pazienti va bene così, anzi chiedono la copertina…

Il centro nel complesso è a mio parere strepitoso!
La zona dell’Auvergne è meravigliosa! Ci sono 82 vulcani spenti tra i quali spiccano il Puy de Dôme e il Puy de Sancy, ma tutta la regione merita una visita per i panorami mozzafiato, le strade meravigliose e l’ottima cucina, soprattutto i formaggi tra cui eccellono, a mio gusto, il Bleau d’Auvergne (erborinato) nelle varie stagionature, il Saint Nectaire (grasso) e quelli di capra.

Clermont-Ferrand è stata una piacevole scoperta, l’ho scelta solo come base per le dialisi e per mettere la tenda in campeggio, invece si è rivelata una città splendida contrariamente all’impatto da città industriale che si ha arrivando. Il centro è davvero caratteristico pieno di fontane e la cattedrale gotica che svetta con le sue alte guglie nere con all’interno vetrate così belle che lasciano senza parole. Perdersi nei vicoli pieni di locali tra le case costruite con mattoni in terra lavica della zona, quindi tendenzialmente scure, è davvero una bella esperienza.

L’enorme piazza Jaude che si apre in fondo alla via che scende davanti alla cattedrale, è spettacolare! Pulita, con fontane, alberi, chioschi dove bere qualcosa e ristorantini. Da non perdere una visita a Le Puy en Velay, a Mont Dore, a Vichy (quella delle terme dove si può bere l’acqua frizzante naturale e vedere la fonte dove esce), al Lac d’Aydat, al Lac Chambon e soprattutto a quella chicca che è Besse en Chandesse (o Besse et Saint Anastaise a seconda delle mappe).

Rientrando in Italia sul turno lungo al quale ho aggiunto un giorno (diventando turno extra-lungo ) siamo andati in Borgogna a Beaune e Dijon, niente da dire perchè è un vero paradiso che merita una vacanza apposita, peraltro a Beaune c’è il centro dialisi quindi tornerò con più calma.
Insomma una meta per una vacanza accessibile e interessante anche per chi è in dialisi.

Vacanza in Francia con la moto, Dialisi On The Road di Carlo Cattaneo – 2016

Le Foto Vacanza in Francia con la moto, Dialisi On The Road di Carlo Cattaneo – 2016