Il nostro amico Carlo Cattaneo, ci guida in un bell’itinerario di quasi venti giorni in mezzo alla Francia, visitando suo malgrado, alcuni centri dialisi di cui ci racconta l’esperienza di averli provati.
Buona lettura e buoni futuri viaggi!
Prima dialisi in Italia di rientro dalla vacanza in moto in Francia, ho tempo per scrivere qualche informazione che possa essere utile a tutti.
Il programma della vacanza di 18 giorni prevede di visitare la Champagne, Parigi, costa della Normandia e Mont Saint Michel, castelli della Loira, Lione. Pertanto ho iniziato a maggio a cercare i centri, parte con l’aiuto di Fresenius con il loro servizio Holiday Dialysis e la gentilissima Chiara Frattini e parte chiedendo da solo direttamente alle strutture tramite una ricerca su Global Dialysis. Cosí ho prenotato: una seduta a Reims, Tours, Orleans, Lione e due a Parigi. Brevi descrizioni dei centri:
Reims: il centro è all’interno dell’ Hopital Maison Blanche CHU, a circa 8 km dal centro cittá, in un reparto leggermente distaccato dalla struttura principale. L’ospedale è abbastanza vecchio ma il centro dialisi è piuttosto moderno, bisogna solo fare un pezzo a piedi entrando dall’ingresso principale (dove avevo parcheggiato la moto) e si rischia di perdersi perchè è un labirinto, c’è un ingresso proprio di fianco alla sala dialisi ma non sono riuscito a capire dov’era arrivando dall’esterno. Il turno pomeridiano inizia alle 13,50 ed eravamo in tanti, la sala è molto grande; merenda buona con possibilità di scegliere tra molte cose. Infermiera che parlava pochissimo inglese.
– Parigi: il centro dialisi NephroCare di Fresenius è nel paese di Bièvres a circa 15km a sud dal centro di Parigi, vicino ad una fabbrica Peugeot e a una base aerea militare. Il centro è nel primo caseggiato a sinistra all’interno di un agglomerato di uffici e piccole aziende. Abbastanza recente, ho fatto il turno serale inizia alle 18, in sala eravamo 4 pazienti ma hanno 16 posti, l’unico centro sia con letti che con poltrone (mi hanno messo in poltrona). Colazione eccellente, mi hanno portato fette biscottate, formaggio, succo d’arancia, tè, budino, biscotti, formaggio, mousse di mela! Non avevo mai visto una cosa simile, due pazienti hanno ordinato una pizza che si sono fatti consegnare e hanno mangiato mentre dializzavano; la seduta successiva uno dei pazienti ha offerto baguette imbottite per tutti! Infermiera che parlava un eccellente inglese.
– Tours: il centro è esattamente di fronte alla cattedrale quindi comodissimo da raggiungere. La sala dialisi è in un distaccamento dell’ospedale che si trova di fronte; non è bellissimo, sembra quasi uno scantinato, ed è piuttosto vecchio. Ero in una camera singola e l’infermiera parlava solo francese, la sala principale ha una decina di pazienti. Metodi un pò sbrigativi, cmq mi sono trovato bene; merenda con una mezza baguette con burro e marmellata e tazza di tè.
– Orleans: ho trovato appena fuori in un paese che si chiama Olivet, il centro dialisi si chiama Centre d’Hemodialyse de l’Archette e si trova al piano terra sulla destra dell’ingresso principale del centro di analisi omonimo. Centro modernissimo, il turno del mattino comincia alle 6, quindi sono arrivato lì che era ancora buio. Diviso in varie sale, io ero in una da tre. Il personale parla solo francese ed è molto professionale, merenda buona con pane, burro e marmellata e possibilità di scegliere anche altre cose (biscotti, fette biscottate), tazza di tè, mousse di mela.
– Lione: centro Fresenius NephroCare che si trova in un quartiere a sud della città (Sainte Foy les Lyon) a circa 7 km dal centro. Modernissimo, sala con letti, molto meticolosi con l’igiene, non hanno voluto che usassi i miei aghi perchè teoricamente arrivando dall’esterno avrebbero potuto essere contaminati. Il turno del mattino inizia alle 8.30 anche se al mio arrivo la macchina non era ancora pronta e mi hanno attaccato alle 9.30. Anche quì il personale non parlava inglese anche se poi è venuta a trovarmi una caposala che parlava italiano piuttosto bene. Merenda scarsa, solo due fette biscottate, una tazza di tè e una mousse di mela.
– In comune a tutti i centri: molto silenziosi e tranquilli, nessuno pratica la puntura buttonhole e addirittura in u centro (Reims) neppure la conoscono; men che meno avevano mai visto un paziente che si buca da solo; dopo lo stacco sul buco viene messo un pezzettino di emostatico con una garza sopra e poi mettono un cerotto bianco. In ogni centro non avevano i letti bilancia, ci si pesa all’ingresso e all’uscita. La lingua non è un problema, il processo dialitico è standardizzato ovunque e anche solo con il mio francese striminzito ci siamo capiti benissimo; un pò laborioso raccogliere tutti i documenti che chiedono, pertanto prendersi per tempo, in particolare tutti vogliono la sierologia completa che sia recente (massimo un mese prima delle sedute dialitiche) e anche i tamponi nasali, inguinali e delle zone di puntura. Inoltre ci sono dei moduli da compilare da parte del paziente e alcuni da parte del nefrologo. Non ho mai pagato nulla, è sufficiente la tessera sanitaria nuova (quella blu). Non si può avere pretese circa la scelta del turno, si accetta quel che danno, anche loro sono imballatissimi con i posti dialisi e fanno i miracoli per trovare posti ai turisti di passaggio. Tranne Reims, parcheggio sempre vicinissimo all’ingresso del centro. Alla luce dell’esperienza fatta, posso dire che è un viaggio fattibile da chiunque e che merita davvero per la meraviglia dei luoghi visitati.
Credo avere scritto ciò che può servire, chiunque avesse bisogno altre informazioni, sono a disposizione. Buon viaggio 🙂
Viaggio in Francia – Carlo Cattaneo