Due Nuove Vite

Mi chiamo Teresa Fratello e sono di Avezzano in provincia di L’Aquila.

Nel Febbraio 1987 cominciarono i primi problemi di salute con una forte orticaria che cominciai a curare. In Agosto dello stesso anno mi sono sposata, nel frattempo continuavo a dimagrire, pensavo che era per la preparazione del matrimonio ed ero anche contenta perché fin da bambina  facevo diete.
Dopo un mese di matrimoni ho avuto la varicella e da lì che sono cominciati i veri problemi; ho fatto le analisi ma sul referto scrissero Azotemia senza il risultato, in oltre risultava un’anemia che cominciai curare.
Ma i mesi passavano e stavo sempre più male i medici mi dicevano che era l’anemia.
A Marzo del 1988 decisi di andare in una clinica per fare dei controlli, all’improvviso ero diventata gonfia, ma mentre aspettavo  passò il mio ginecologo che appena mi vide mi  portò nel suo studio dicendomi che avevo sicuramente una nefrite e mi mandò subito a L’Aquila, era il 28 Marzo 1988.
Quando sono arrivata i nefrologi mi stavano aspettando, avvisati dal ginecologo, mi fecero subito le analisi, dopo un po’ le hanno ripetute, e dopo un ora una dottoressa mi disse che dovevo fare qualche seduta di dialisi.

Io non sapevo che cosa fosse ma vedevo mio marito molto preoccupato e agitato.

Alle 15,45 entrai in sala dialisi, il giorno seguente  dopo aver effettuato un ecografia la sentenza arrivò, i miei reni erano atrofizzati, terapia: dialisi e mettermi in lista per il trapianto.
In quel momento non capivo più niente e grazie a mio marito sono riuscita a calmarmi e fare tutto il percorso insieme a lui, ma pensavo anche che non avrei mai potuto avere un figlio.

Ho fatto 6 anni di dialisi e il 28 Marzo 1994 mi è arrivata la tanta attesa telefonata, erano le 00:10 mio marito ha risposto era la clinica St­Luc di Bruxelles che mi chiese di fare un po’ di dialisi e di partire. Ero contentissima ma nello stesso momento avevo paura. Arrivata a Bruxelles alle 7:00 mi recai in clinica con mio marito, mi stavano aspettando e cominciarono a farmi i controlli, verso le 12:30 mi dissero che il rene era per me.
Alle 15:45 entrai in sala operatoria, la stessa ora che 6 anni prima entrai in sala dialisi, era Lunedì Santo come sei anni prima, per me non poteva essere una coincidenza. Il mio rene partì, così cominciai la mia nuova vita.
Dopo un anno e mezzo andai di nuovo a Bruxelles per i controlli e incontrai una ragazza, che già avevo conosciuto quando feci il trapianto,  era lì perché doveva partorire e parlando mi disse di chiedere al professore se potevo avere un figlio. Avevo da tempo il desiderio di avere un figlio e non esitai di fare la mia domanda al professore, la risposta fu positiva e mi disse di farlo subito le mie analisi erano perfette, ma a sette mese dovevo andare a Bruxelles per essere seguita da loro per la parte nefrologica.

Tornati in Italia cominciai a pensare se fare o no un figlio, ne parlavo con mio marito e lui mi diceva che la decisione era la mia, le mie nipoti presero varie malattie infettive  io ero sempre in contatto con loro e decisi di rimandare. Ne riparlai dopo un anno con mio marito, così decisi che volevo un figlio e a Settembre 1996 ero incinta, era il regalo per mio marito che non mi aveva mai lasciata da sola.

Cominciai a fare i vari controlli, ero felicissima ma allo stesso tempo preoccupata per la terapia che prendevo ( ciclosporina , cortisone, azatioprina ) ma da Bruxelles mi dissero di prendere tranquillamente tutta la terapia.
I primi sette mesi sono passati tranquilli, naturalmente facevo  spesso i controlli del sangue, controlli dal ginecologo, ecografie, ecc. Arrivò Marzo ero pronta per partire, andai a salutare il mio ginecologo e lui mi abbracciò dicendomi : “ Una gravidanza è sempre un terno a lotto e tu l’ hai vinto, tienimi sempre informato”.

Così il 16 Marzo partii insieme a mio marito per Bruxelles.

Cominciai subito a fare i vari controlli sia di nefrologia che di ginecologia,Le analisi e le ecografie erano sempre buone, il mio bambino cresceva . Un giorno dopo un’ecografia mi chiamò il primario di ginecologia, che era anche i medico che mi seguiva, e mi disse che il bambino si girava in continuazione e che per stare tranquilla mi dovevo fare una radiografia per vedere se c’era spazio per potermi aiutare durante il parto. Io ero sicura che mi facessero il parto cesareo e invece lei aveva intenzione di farmi fare il parto naturale…… che ansia……dopo l’esame però mi disse che avevo il bacino stretto e dovevano farmi il parto cesareo, lei era molto dispiaciuta io ero contenta.

Il 7 Maggio 1997 è nato Armando, pesava Kg2,890 ed era un bambino sano e in ottima salute, feci un sospiro di sollievo, le medicine che prendevo non avevano dato problemi al bambino.
Da quel giorno è cominciata un’altra nuova vita. Mio figlio adesso ha quasi 17 anni, non ha mai avuto problemi.
Ringrazio l’ angelo che  mi ha donato il rene, lui mi ha donato una vita nuova ed io ho avuto la possibilità di mettere al mondo un’altra vita.

Teresa Fratello

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