MY LIFE, YOUR LIFE

Sembra ancora oggi.
Era una domenica di dicembre ed ero appena tornato dallo stadio. Avevo assistito alla partita della mia Atalanta. Ero andato all’Atalanta!!, come si dice qui da noi a Bergamo, per dimostrare quel forte legame, il profondo affetto che lega il tifoso bergamasco alla propria squadra del cuore. Entro in casa, mi rinfresco, mi rilasso, i miei genitori erano usciti ed erano a fare una gita fuori porta. Solo, seduto d’innanzi alla tv, il telefono squilla, una, due, tre volte… Corro a rispondere “pronto, sono la dott.ssa Perticucci, si, ciao Marco! Ciao ascolta stai tranquillo sembra ci possa esser un rene per te! Rilassati, non e’ sicuro, dobbiamo fare tutti gli esami e verificare che sia tutto ok. Ti richiamiamo noi entro le 22 peraggiornarti”. La telefonata arrivo’ puntuale; ” domani alle 7 presentati in reparto, operiamo”
Il silenzio… sguardo fisso alla televisione accesa, ma che non vedo, mio padre, rientrato, si avvicina si siede accanto e mi dice ” sei agitato?” Io rispondo stizzito “Papa’!! certo che sono agitato!! “

Molto ho fatto da quel 6 dicembre 1993, molta strada ho fatto da quel gesto generoso. La salute ritrovata mi ha permesso di sciare, correre , andare in bicicletta, viaggiare fino a raggiungere mete come il sud america e africa …amare…

Quest’estate ho trascorso 4 settimane in barca, unavventura bellissima. Mi ha permesso di visitare posti unici, provare il silenzio vero. quando sei in mezzo al mare, quando sei a vela, quando sei di notte ed i tuoi compagni dormono, ti accorgi del silenzio. Ti leggi dentro. Ti ascolti. Sono tornato con energia nuova, energia che prende carica dagli altri, dal vedere gli altri felici.
Sono quasi 19 anni. Sembra ieri. Ogni anno festeggio il mio secondo compleanno, ed ogni annomi accorgo della fortuna che ho avuto, guardo i tanti compagni di”avventura” che non c’e l’hanno fatta, guardo le persone che girando l’Italia con il mio gruppo abbiamo stupito, raccontando loro la nostra storia, guardo le persone che ancora oggi aspettano. auguro loro di avere un grande regalo, quanto prima…
In bocca al lupo!

 

 

LANCIARSI NEL VUOTO … COSA TI RISERVA?

12 settembre 2012 alle ore 15.09

Prendere coraggio e lanciarsi nel vuoto, richiede coraggio e pazzia insieme. Un anno fa in questo periodo ho detto si alla proposta di un amico che insisteva, da parecchio tempo, a convincermi di una cosa “perche’ non provi a lanciarti con me con il parapendio?” mi diceva in continuazione ogni volta che ci trovavamo a bere una birra. Ho sempre desistito, ho sempre avuto paura di fare una cosa simile, del volo, ma quella mattina gli mandai un sms “ok facciamolo”.

Ci incamminammo lungo il sentiero della Roncola che porta al pratone di lancio sul monte Linzone, una camminata leggera ma appesantita dal borsone del parapendio e dai miei pensieri dalle mie paure ed insicurezze. Era la conclusionee di una bellagiornata trascorsa con i ragazzi di couchsurfing con grigliata in compagnia. Arriviamo sul posto, e Max apre il parapendio stendendolo attentamente sul prato, lo verifica lo controlla, sistema i piccoli cavi intrecciati, io sono seduto sull’erba e lo guardo con attenzione. La giornata e’ bella ed il sole e’ ormai alto, dal pratone si vede la pianura padana nel suo massimo splendore, gli Appennini sullo sfondo e le alte montagne della valle d’ Aosta con il monte Rosa che sovrasta tutto. L’ erba emana un profumo che mi ricorda quando ,bambino, su queste vette in vacanza aiutavo i contadini a tagliare e raccogliere il fieno. Ad un certo punto Max mi chiama “vieni, ti imbrago e facciamo una prova dilancio”. In quel momento ero agitato e il cuore a mille, in quell’attimo mi son detto : ma chi cazzo me l’ha fatto fare? Mi lega, controlla attentamente tutto l’ imbrago e mi tranquillizza. Proviamo la corsa e mi dice di correre come un dannato al suo via,cosi’ faccio e mi accorgo che la cosa non e’ semplice avendo lui che mi tiene e l’ imbrago che impedisce la corsa… Siamo pronti, sguardo verso la vallata, occhi di intesa e sorriso beffardo. Merda ma io devo lanciarmi giu’ dal prato e buttarmi nel vuoto?Adrenalina a mille, aspettiamo il vento giusto! Che arriva dopo qualche minuto, mi sembra un eternita’.

“sei pronto? 3,2,1……Corriiiiiii Marco corriiiiii….”

Sono in volo e grido con tutta la forza ” STO VOLANDOOOO”, sono un pazzo felice…i pensieri vanno a tanti momenti della mia vita ed a quello che ho fatto inquesti anni. Felicita’ e gratitudine si uniscono. Non ci sono parole per descrivere… Un ora di volo! …dal cuore in quell’ istante ho pensato ad una persona che in quel momento mi guardava dal cielo e grazie a lui volavo. Quante cose ho potuto fare grazie a lui!

Siamo stati un ora in volo sulle montagne bergamasche, un tempo infinito. Le condizioni erano ideali e Max dava sicurezza, tanto che ho pure risposto al cellulare a Roberto che di risposta mi dice “tu sei fuori di testa”, Max invece scoppia a ridere dicendo “avrei scommesso che ti saresti trovato a tuo agio…”

Grazie Max

Questa mia nota e’ semplicemente per dire che spesso siamo spaventati di tutto quello che non conosciamo. Abbiamo il timore di buttarci in nuove avventure, rinunciamo a tante piccole cose che perpigrizia e per stupidi timori lasciamo nel cassetto dei sogni. Non rinunciamo. Sogniamo. E soprattutto non facciamoci mancare le Emozioni che un semplice lancio nel vuoto ci puo’ riservare… Lanciamoci e facciamo che il resto venga da se!

Il Marco

Max e’ un mio ex collega di lavoro ed ha la passione del parapendio e del deltaplano, ormai questa e’ la sua vita, ha trasformato piano piano la passione nella sua vita, oggi e’ in Canada ed e’ istruttore biposto di deltaplano, tornerà in Italia per sviluppare la sua passione. (www.airemotions.it)

Nuovi appunti e nuovi pensieri …

11 novembre 2012 alle ore 14.03

Nuovi appunti e nuovi pensieri in una giornata di pioggia.

E’ in questi momenti che si pensa. Nelle giornate che ti sembrano inutili e perse, nelle giornate che cominciano con ” oggi piove, cosa faccio?” si ha il tempo. Si ha il tempo di fermarsi e pensare.

Avete mai rallentato la vostra corsa? Avete mai volutamente fermato l’ orologio e vissuto la giornata come veniva,veniva?

Molti di voi NO! Sono sicuro. Il tempo passa e vi ritrovate “grandi” senza rendervi conto.

Credo che si debba prender spunto in questi momenti, portando le proprie risposte,i propri spunti nella vita quotidiana, esser capaci ed abituarsi sempre a vivere come se le giornate fossero brutte e uggiose. Sempre! Per gustarsi la novità, quella cosa che ti fa battere il cuore, quella cosa che ti fa sorridere…un gesto, una carezza,un viaggio, una passeggiata…un sorriso o semplicemente un pranzo infamiglia.

Oggi abbiamo tutto e tutto vogliamo: tempo, soldi, salute, ferie,viaggi …i-phone !! e non siamo contenti e felici.

Giusto ieri sono andato ad un convegno sul’l innovazione, su cosa fare in momenti di crisi e quali idee far nascere per risalire. Hanno esordito con un discorso che ogni volta ,nel rivederlo, mi emoziona… ” … siate folli , siate affamati ” (steve jobs)

Quanti sono realmente folli? Quanti lasciano nel cassetto dei sogni … i loro sogni nel cassetto lamentandosi della vita?

Altrettanto bello, ieri, il discorso del rettore dell’università di Bergamo, dott. Paleari, che affrontando la crisi ha puntualizzato una cosa a cui credo … Non dobbiamo pensare che la crisi possa passare a breve,dobbiamo pero’ esser pronti ai cambiamenti, alle rinuncie.

Immaginate se i cinesi raggiungessero (tutti ) il nostro attuale livello di vita? Io aggiungo, anche solo il livello di vita nostro di 10 anni fa (moltissimo e’ stato fatto in questi anni con la new economy)…. Sarebbe una catastrofe e la terra esploderebbe.

 Grandi cambiamenti ! … Grandi rinunce ! …grandi idee!

Vedendo i grafici economici degli ultimi 100 anni, crisi come quelle di oggi portavano a guerre. Lo è stato nel periodo prima delle due grandi guerre. Oggi NON sta succedendo … e dobbiamo esserne felici ed orgogliosi. Ma dobbiamo modificare i nostri modi di vivere. I nostri modelli. Se riusciamo a capire questo, anche una giornata di pioggia ci servirà per capire che il bello deve ancora venire … il sole viene sempre dopo la pioggia!

20 anni di Passione

5 dicembre 2013 alle ore 22.41

Toglimi il pane, se vuoi,toglimi l’aria, manon togliermi il tuo sorriso… voglio iniziare con Neruda …

una poesia che voglio dedicare a chi il sorriso ha perso, sperando possa ritrovarlo quanto prima.

Ai miei Amici vicini e lontani, ai miei Amici che non chiamo spesso, ai miei Amici con cui sbaglio usare le parole … perchè le parole non fanno parte di me.

Ai miei Amici in attesa di trapianto, a cui auguro di poterlo fare quanto prima.

Ai miei amici che il trapianto non potranno mai fare.

Ai mie amici … anche quelli lassu che mi guardano e sorridono …

20 anni raggiunti,

20 anni di sorrisi , abbracci , carezze…sembra ieri che festeggiavo la maggiore età. Sembra ieri che mi ritenevo fortunato …di aver raggiunto una simile meta.

Sono fortunato!!

20 anni raggiunti,sofferti,sperati … 20 anni voluti.

Il futuro cosa mi attende? non so … sicuramente non voglio perdere il sorriso! Quello che mi fa star bene, quello che fa star bene.

Auguri!!

— Note di Marco Minali

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