Viva la Vita

…a 22 anni ti senti il padrone del mondo, nulla e nessuno ti fa paura hai una fiducia immensa in te stesso e pensi con ottimismo al   tuo futuro ma…non hai messo in conto le sorprese belle o brutte che la vita ti ha riservato, già proprio cosi …

Era un martedì pomeriggio , ricordo bene il giorno perché era la giornata di chiusura del bar che gestivo insieme ad un amico d’infanzia, e come ogni martedì si organizzava la partita di calcio, da quel giorno la mia vita cambiò radicalmente ; ricordo come se fosse oggi quello che successe in quella giornata …dall’inizio della partita mi sentivo strano , debole mi girava la testa e cosi decisi di tornare a casa e riposarmi pensando che ero stanco dal troppo lavoro del bar.

Passarono alcuni giorni e mi sentivo sempre peggio e la cosa che non riuscivo a spiegarmi e che con la stanchezza sempre più pesante di pari passo calava la vista , decisi di andare dal medico di famiglia che addebitò il tutto ad un periodo di forte stress fisico.

Dopo una settimana la situazione degenerò a tal punto che fui ricoverato d’urgenza in ospedale dove mi diagnosticarono una glomerulonefrite acuta, cosi mi fu spiegato che i miei reni non funzionavano più e pertanto dovevo essere sottoposto a dialisi parola a me sconosciuta ma che dovetti imparare subito e capire tutto il suo significato a 360 gradi.

Nel giro di pochi giorni mi ritrovai su una sedia a rotelle ipovedente e dializzato, di sicuro non mi si prospettava un gran bel futuro , ma decisi di non arrendermi la vita continuava dovevo solo iniziare una nuova vita. Iniziai il percorso dialitico, un appuntamento trisettimanale con la mia nuova compagna di vita , si colei che mi teneva in vita : la macchina della dialisi.

Un giorno il nefrologo che mi seguiva ormai diventato amico mi disse che se io volevo c’era la possibilità di mettermi in lista d’attesa per un probabile trapianto da cadavere, questa parola mi rattristi in quanto pensavo che per riprendere di nuovo la mia vita doveva perderla un’altra persona e questo non lo riuscivo ad accettare, però parlando sempre con il mio amico/ medico mi fece capire che non dovevo pensare a questo in quanto sia i donatori che le famiglie erano consapevoli di compiere questo grande atto d’amore verso gli altri e lo facevano con grande gioia nel cuore nonostante il grande dolore che avevano in quel momento.

Decisi cosi di mettermi in lista d’attesa e dopo 18 mesi il 09/03/1988 arrivò la telefonata che c’era un organo per me, fu una mattinata all’ordine del non so cosa sta succedendo …tanti pensieri affollavano la mente , incertezze, dubbi paura dell’intervento ma alla fine andò tutto per il meglio,

al risveglio in terapia intensiva il primo pensiero fu per il mio angelo salvatore che mentre Lui ci lasciava io riprendevo di nuovo la mia vita…dal quel giorno passarono sette anni libero dalla dialisi e in quegli anni sono riuscito a realizzare tutto quello che una persona può chiedere alla vita : un lavoro, una famiglia e la cosa che più mi ha reso felice quella di diventare padre…

Dopo sette anni sono tornato di nuovo in dialisi , stavolta con uno spirito diverso anche se ovviamente non faceva piacere ma non potevo sottrarmi al mio destino.

Dopo altri nove lunghissimi anni di dialisi e attesa ho ricevuto il secondo trapianto, non passa giorno che almeno una volta non penso al mio Angelo e alla sua splendida famiglia che in momento di grande dolore hanno avuto la forza di pensare a chi stava soffrendo.

Alla fine mi ritengo una persona molto fortunata .

Viva la vita.

I compleanni sono traguardi che raggiungiamo , composti dai nostri vissuti. gioia, tristezza, lacrime e sorrisi, sconfitte e vittorie. Oggi è il mio compleanno e di cuore mi faccio i più sinceri auguri, con la consapevolezza che il mio futuro sarà anora pieno di sogni e di aspettative, senza mai farmi abbattere dagli ostacoli, cosi chè ogni giorno, anno passato sia sempre più bello…ringrazio la mia famiglia che mi è stata sempre vicina e credo ( e spero J ) che lo sarà sempre ringrazio chi mi ha dato tempo e amicizia e anche chi senza un giusto motivo mi ha girato le spalle perché cosi facendo mi ha dato modo di capire molte cose, ringrazio in modo particolare quelle splendide famiglie che in momento di grande dolore hanno avuto la bontà e l’altruismo di pensare a chi stava soffrendo in attesa di un trapianto di autorizzare la donazione degli organi del loro caro…perché se oggi posso festeggiare questi miei primi CINQUANTA anni e soprattutto grazie a LORO e ai loro ANGELI.

 

– FELICE PELUSO

 

 

Un commento

  • Marco Cicchi ha detto:

    Esattamente quel che risento! Solo con questa forza si riesce ad accettare e vivere la dialisi e il post-trapianto.
    Io ho 57 anni e vivo in Francia, à Saint-Etienne. Sono dializzato da 3,5 anni e da quasi due sulla lista d’attesa.
    In Francia si dice mer…per il futuro
    Un abbraccio
    Marco

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