Dialisi Peritoneale: come e cosa

Trattato sulla Dialisi Peritoneale a cura del’ASL VCO (Verbania Cusio Ossola).

Dialisi Peritoneale: come e cosa

Ho l’insufficienza renale… Cosa mi succede???

Quando il rene non funziona, l’organismo non riesce a garantire una buona qualità di vita. Si deve intervenire affinché la vita ritorni ad essere la migliore possibile. Per questo è necessario che il sangue ritorni ad essere pulito, senza scorie.

 

Come si può fare?

Mediante un sostituto del rene

Cioè?

Ci si può ritrovare a scegliere fra diversi tipi di trattamenti sostitutivi della funzione renale ( dialisi ).

 

Emodialisi

Emodialisi

Dialisi Peritoneale

Dialisi Peritoneale

 

In tv e sui giornali si parla sempre di emodialisi!

Ma la dialisi peritoneale cos’è?

La Dialisi peritoneale è un trattamento che sostituisce il filtro renale col filtro peritoneale (membrana che abbiamo all’interno del nostro corpo e che riveste i visceri addominali).

Allora e fatta! c’e un rene di riserva: il peritoneo!

Non è proprio così facile come può sembrare;per essere sottoposti a questo tipo di dialisi è necessario essere clinicamente idonei e avere

delle capacità che permettono il giusto svolgimento di questa metodica.

 

Allora cosa devo fare?

La prima caratteristica che si deve avere, a differenza dell’emodialisi, dove c’è un operatore che si occupa di tutto, è la capacità di volersi assumere da soli e con un partner la responsabilità della propria dialisi, cosa non complicata ma da eseguire con la giusta attenzione!

Allora no, non saremo mai in grado, preferisco l’emodialisi almeno li non devo far niente !

Prima di decidere leggi qui di seguito dove ti verrà spiegato il tutto in modo dettagliato , cosi da poter scegliere cosa è meglio per te.

La dialisi peritoneale non utilizza un filtro artificiale come l’emodialisi. La natura ha voluto che nel nostro organismo esista già un filtro naturale, con caratteristiche simili al rene, il peritoneo, una sottile

membrana riccamente vascolarizzata che riveste i visceri addominali formando un sacco chiuso. La cavità addominale permette di contenere la soluzione di lavaggio (liquido di dialisi).

Il sangue che circola attraverso il peritoneo viene purificato grazie a principi fisici che permettono di eliminare le sostanze nocive e i liquidi in eccesso.

Tale scambio è possibile introducendo chirurgicamente in anestesia locale un tubicino (catetere peritoneale) nella parete addominale.

La dialisi peritoneale si realizza continuamente proprio come un rene naturale che lavora 24 ore su 24, risulta quindi più fisiologica dell’emodialisi.

 

La APD (Dialisi Peritoneale Automatizzata)

Esistono due metodiche di dialisi peritoneale: dialisi peritoneale automatizzata (APD) e la dialisi peritoneale manuale (CAPD). La APD comporta l’ausilio di una macchina che svolgerà automaticamente, di notte mentre si dorme, i vari scambi.

Al mattino si potrà fare “la solita vita” fino alla sera successiva senza compromettere le attività abituali della giornata.

Bisognerà solo fare attenzione alla preparazione della macchina e   assicurarsi che la camera da letto sia adeguatamente pulita per evitare accumuli di polvere e quindi di germi, e che in essa non entrino animali domestici. Infatti il pericolo è la peritonite (infezione del peritoneo) ma niente paura osservando delle semplici regole, si riduce al minimo la percentuale di infezione.

Il personale sanitario di reparto effettua training fino all’autonomia del paziente o dei familiari che aiutano nella metodica.

 

 La APD (Dialisi Peritoneale Automatizzata)


La APD (Dialisi Peritoneale Automatizzata)

 

LA CAPD (Dialisi Peritoneale Manuale )

Esistono due metodiche di dialisi peritoneale: la dialisi peritoneale manuale (CAPD) e la dialisi peritoneale automatizzata (APD). La CAPD si svolge di giorno e non comporta l’ausilio di una macchina. Gli scambi avvengono manualmente circa 3 /4 volte al giorno in una camera che dovrà essere adeguatamente pulita per evitare accumuli di polvere e quindi di germi, e che in essa non entrino animali domestici. Infatti il pericolo è la peritonite (infezione del peritoneo) ma niente paura osservando delle semplici regole, si riduce al minimo la percentuale di infezione.

(Il personale sanitario di reparto è a disposizione per eseguire una simulazione pratica.)

 

LA CAPD (Dialisi Peritoneale Manuale )

LA CAPD (Dialisi Peritoneale Manuale )

 

COME CURO IL CATETERE PER DIALISI?

Il catetere rappresenta la via d’ingresso della soluzione nella cavità peritoneale e per poter durare a lungo ha bisogno di cure quotidiane.

Le cure non portano via tempo alle normali attività. La medicazione può essere eseguita subito dopo la doccia che costituisce già un momento fondamentale per la cura dell’emergenza cutanea.

L’emergenza cutanea è il punto in cui il catetere emerge dalla cute.

Ogni centro insegna al paziente la cura e la gestione della medicazione e del catetere. Il reparto deve essere avvisato di eventuali alterazioni dell’emergenza cutanea:dolore, arrossamento, secrezione.

Igene del catetere

Igene del catetere

 

COSA POSSO MANGIARE?

 

Immagine6La dialisi peritoneale permette una dieta abbastanza libera, bisogna però considerare che:

Il glucosio contenuto nelle sacche fornisce già calorie che devono essere quindi conteggiate nel calcolo delle calorie giornaliere.

Attraverso la dialisi peritoneale si perdono ad ogni scambio anche delle proteine che devono essere quindi reintrodotte con il cibo.

Se il carico in addome fa diminuire l’appetito è meglio frazionare il cibo della giornata in piccoli pasti.

Una buona dieta deve favorire l’evacuazione regolare dell’intestino : una stipsi ostinata può rallentare lo scarico della soluzione.

 Per quanto riguarda l’uso di sale, di cibi contenenti potassio e fosforo ogni paziente avrà una dieta personalizzata che terrà conto dei risultati delle analisi di controllo periodico.

 

 

QUALI SONO LE COMPLICANZE ?

 

Il rispetto dell’igiene è di fondamentale importanza.

Il personale di reparto darà informazioni e consigli sul modo di curare la propria igiene e quella dell’ambiente.

Si potrà così evitare l’insorgere di complicanze infettive.

 

Buone abitudini in dialisi peritoneale

Buone abitudini in dialisi peritoneale

Cattive abitudini in dialisi peritoneale

Cattive abitudini in dialisi peritoneale

 

La complicanza infettiva più temibile è la peritonite;

pur essendo in grado di evitarla è meglio conoscere i sintomi:

– febbre, dolori addominali, nausea

–  liquido di scarico torbido.

Il reparto deve essere subito avvisato in modo da poter iniziare subito la terapia antibiotica (che potrà essere eseguita a casa).

 

LA DIALISI PERITONEALE NELLA VITA QUOTIDIANA

La dialisi peritoneale non modifica la capacità di dedicarsi a tutto quello che si faceva prima; basterà solo un po’ di attenzione alle attività che richiedono sforzi fisici o che minacciano l’integrità del catetere.

 

Immagine11LAVORO-SCUOLA

Se è possibile conciliarlo con gli orari degli scambi o se si può avere uno spazio a disposizione sul luogo di lavoro, mantenere l’attività lavorativa è consigliabile.

Il reinserimento dello studente nella vita scolastica ed il miglioramento delle condizioni fisiche è di solito molto facile.

 

 

 

 

 

SPORT

Sconsigliabili quelli violenti.

Il nuoto in piscina è praticabile a patto che venga effettuata la medicazione subito dopo. L’attività fisica è consigliata perché il movimento aiuta a mantenersi in forma e favorisce l’attività intestinale.

 

ANIMALI DOMESTICI

Si possono tenere. E’ ovviamente vietato per loro l’ingresso nella stanza dove si esegue la dialisi.

VACANZE

La dialisi peritoneale può essere effettuata in qualsiasi luogo bisogna solo assicurarsi che il luogo di destinazione sia igienicamente pulito.

Avvisare il reparto per far arrivare le sacche nel luogo di vacanza.

Assicurarsi di avere tutto il materiale.

 

ATTIVITA’ SESSUALE

La presenza del catetere non condiziona l’attività sessuale anzi può trarne beneficio dal miglioramento delle condizioni fisiche.

Link al documento Originale ASLVCO.it

                                

 

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